Dipingiamo le nostre coscienze - 22-09-01 - Giovanni Forgione

 

 

Da più fonti si sente dire che gli italiani non hanno memoria storica. Fatti gravissimi, che dovevano far riflettere a lungo, venivano dimenticati dopo pochi giorni. In effetti sia la carta stampata che la TV ci hanno abituati, con nuove eclatanti notizie ogni giorno, a dimenticare con facilità quelle di ieri.

Internet, anche in questo caso, ha cambiato la storia. Tutti i siti internet, anche quelli dei quotidiani on-line, hanno un archivio che permette in pochi secondi di trovare la notizia ricercata. In più, una notizia che fa scalpore viene visitata più volte al giorno anche nei mesi successivi. Pensate,  una notizia può rimanere “attuale” a vita, come un classico della canzone napoletana. Il quotidiano stampato tradizionale a fine giornata va nel cestino; la notizia su internet è come scolpita su una pietra di marmo, proprio come le parole di una canzone di Carosone sono scolpite nella nostra mente.

Molti testi che trattano di psicologia, spiegano come la mente di un individuo possa essere condizionata da pochi episodi che si assomigliano tra loro; mi spiego: un uomo che a passeggio per la città vede tre cumuli di immondizia, è portato a raccontare “ho visto tutta la città sporca”; allo stesso modo se il giorno dopo i tre cumuli non ci sono, affermerà convinto “ho visto tutta la città pulita”. Tutto questo preambolo, per riflettere sul fatto che il sito web, (come tutti i media) può creare falsi miti.

E’ questo lo stesso aspetto di distorsione dei TG che raccontano per 20 minuti su 30 di sciagure ed incidenti. I telegiornali non raccontano frottole ma, i 20 minuti di sciagure condizionano la mente del telespettatore che è portato ad affermare “il mondo di oggi è pieno di sciagure”. In realtà è solo la percentuale del TG che distorce il nostro pensiero. Quando la televisione non esisteva, nei secoli scorsi, le sciagure c’erano comunque, forse più di oggi, ma non erano documentate.

Il sito Vivi Telese, pur raccontando la realtà con foto e filmati, può essere colpevolizzato perché presenta solo gli aspetti negativi di Telese; questo rischio c’è perché se andiamo a calcolare la percentuale di disservizi presentati sul sito, questa supera di gran lunga le belle notizie.

E allora che fare? Chiudere il sito? Non ci pensiamo proprio, così come ai veri giornalisti Tv non è passata nemmeno lontanamente l’idea di chiudere il TG o di non raccontare le brutte notizie.

Possiamo però, anzi già l’abbiamo fatto, dare la stessa percentuale di spazio ai due tipi di notizie o opinioni nella PRIMA PAGINA: una colonna per quelle che raccontano di disservizi, una colonna per le belle notizie. Questa percentuale paritaria può essere rispettata solo nella home page; l’archivio invece è un contenitore che riceve tutte le opinioni senza alcun filtro. E se abbondano le opinioni “cattive” questo deve far riflettere amministratori e cittadini.

Desidereremmo colorare il sito di verde speranza, per ora, e di tutti i colori dell'arcobaleno fra qualche anno o tra qualche mese.

Basterebbe che cittadini ed amministratori, a seconda delle responsabilità, si munissero di pennelli e colori per rinnovare i colori della propria coscienza.